Passa ai contenuti principali

Padiglione Tibet : Presentazione del catalogo del progetto artistico realizzato nel 2013 a Venezia nella Chiesa di Santa Marta Congressi

Venerdì 26 settembre, alle ore 18:30, il Comitato Padiglione Tibet, l’Associazione Culturale EUREKA e la CoArt gallery, con il patrocinio del Comune di Corato, presenteranno il catalogo del progetto artistico “Padiglione Tibet” - seconda edizione realizzata nel 2013 a Venezia nella Chiesa di Santa Marta Congressi - e l'Ambasciata tibetana con la possibilità di richiedere il relativo... Passaporto presso la Sala Consiliare del Comune di Corato.

Saranno  presenti l’ideatore e organizzatore del Padiglione Tibet Ruggero Maggi, l’artista Oronzo Liuzzi, il curatore Alexander Larrarte, il Presidente dell’Associazione EUREKA la dott.ssa Rossana Bucci, l’Assessore alla Cultura Francesco Scaringella. Moderatore della serata sarà il giornalista Franco Tempesta.


Da quando è nato nel 2011 Padiglione Tibet – “il padiglione per un paese che non c’è” – ha assunto inevitabilmente un aspetto fortemente sociale. Dopo le mostre a Venezia presso Cà Zanardi nel 2011 ed a Torino nella Sala Nervi del Palazzo delle Esposizioni nei primi mesi del 2012, coordinata in collaborazione con Dossier Tibet, ISCOS e con il Patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, dopo i servizi giornalistici per RAI Parlamento trasmessi su RAI1 e RAI2, Ruggero Maggi dichiara “che era tempo di costituire un Comitato che promuovesse e coordinasse tali attività artistiche all'interno di un unico tema declinato nei modi della pittura, della scultura, della performance, del video per sottolineare il profondo senso di spiritualità dell'universo tibetano e per mantenere vivo l'interesse per il popolo tibetano ed il suo patrimonio culturale”.

Per l’uomo tibetano la maggiore preoccupazione non è cosa fare durante il giorno, ma cosa essere nella propria intera esistenza.

Chiunque fosse interessato al Passaporto è pregato di portare 2 foto formato tessera

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

LUIGI MARCON E LE SUE INCISIONI : A Molfetta presso il Fashion District

Luigi Marcon è nato ai Piai di Tarzo (TV) 1938. Apprende l’arte d’incidere a Venezia, prima all’Istituto Statale d’Arte, e in seguito presso il Centro Internazionale della Grafica. Dal 1960 partecipa a molte rassegne di grafica nazionali ed internazionali conseguendo vari riconoscimenti; allestisce numerose personali in Italia e all’estero.  Da molti anni si dedica pure all’insegnamento della calcografia mediante corsi teorico-pratici in varie città del Veneto. Opera ed espone in permanenza a Vittorio Veneto, Saletta della Grafica e laboratorio d'incisione in Via Manin, 39. Sono spesso ospiti della galleria noti artisti incisori atti a proporre tecniche ed espressioni diverse. Nella sua principale attività di incisore, oltre che pittore, ha realizzato con le tecniche calcografiche oltre 3000 matrici. Ne esegue personalmente la stampa con torchio a stella, normalmente in venti esemplari e ne biffa la matrice a tiratura ultimata. Fino all'8 maggio 2009 l'artista Luigi Marco

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di