Passa ai contenuti principali

Ruth Helena Fischer alla Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte di Bologna.

"Quante sono le persone tanti sono i modi di approcciare il mondo. La mente artistica, più di ogni altre, esplora queste infinite possibilità di interpretazione. Wikiarte continua a studiare questa ricerca vivendo e facendoci vivere esperienze sempre nuove volte a scrutare il presente.

Ruth Helena Fischer ci offre figure stravolte dal colore, sagome cancellate dalla mano dell’artista che decide di liberare la materia, di darle valore assoluto. Quest’ultima diventa onnivora, irrequieta perchè sempre affamata, devastante. La tela non serve più per contenere l’esercizio astratto, ma diventa il “trampolino” per un salto nel reale del materiale immaginario. L’emozione che si prova davanti ai lavori di Fischer è dovuta a un timore dall’incontro con un qualcosa di irreale, estratto dal nostro mondo, che, però, ha la forza di invaderlo e colpirci con un’ onda viscerale. Allora ci accorgiamo che l’effetto subito davanti ai lavori dell’artista non è altro che lo stravolgimento effettivo di un’ emozione forte. Ci si trova, a questo punto, davanti a un effetto ossimorico, prodotto dall’accostamento dalle nozioni “astratto” e “realtà”. 

La domanda sorge spontanea: Di che realtà si tratta? Domanda che l’opera d’arte ha da sempre posto e alla quale cerca da sempre di rispondere. " Presentazione a cura di Denitza Nedkova

RUTH HELENA FISCHER
Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte
Via San Felice 18 – Bologna

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

LUIGI MARCON E LE SUE INCISIONI : A Molfetta presso il Fashion District

Luigi Marcon è nato ai Piai di Tarzo (TV) 1938. Apprende l’arte d’incidere a Venezia, prima all’Istituto Statale d’Arte, e in seguito presso il Centro Internazionale della Grafica. Dal 1960 partecipa a molte rassegne di grafica nazionali ed internazionali conseguendo vari riconoscimenti; allestisce numerose personali in Italia e all’estero.  Da molti anni si dedica pure all’insegnamento della calcografia mediante corsi teorico-pratici in varie città del Veneto. Opera ed espone in permanenza a Vittorio Veneto, Saletta della Grafica e laboratorio d'incisione in Via Manin, 39. Sono spesso ospiti della galleria noti artisti incisori atti a proporre tecniche ed espressioni diverse. Nella sua principale attività di incisore, oltre che pittore, ha realizzato con le tecniche calcografiche oltre 3000 matrici. Ne esegue personalmente la stampa con torchio a stella, normalmente in venti esemplari e ne biffa la matrice a tiratura ultimata. Fino all'8 maggio 2009 l'artista Luigi Marco

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di