Passa ai contenuti principali

Ad Arte, per l'Arte : Roberto Giudici, una vita dedicata alla stampa d'autore.

Verrà inaugurata venerdì 20 marzo, alle ore 17.00, l'ampia rassegna espositiva che il Comune di Varese ha deciso di dedicare a Roberto Giudici, eccellente stampatore d'arte varesino che in trentacinque anni di attività ha realizzato grafiche d'autore per conto dei più noti artisti contemporanei del panorama italiano e non solo.

Il suo laboratorio di Biumo Superiore è un luminoso esempio di quell'artigianato artistico che per i tempi moderni è ormai una rarità; il mestiere che Roberto Giudici porta avanti con entusiasmo e dedizione richiede anni di studio e di esperienza, competenze tecniche e doti umane come la pazienza e la perseveranza, nonché la capacità di interpretare il pensiero dell'artista e di tradurlo con la massima fedeltà. Nel rispetto della tradizione artigianale della grafica d'autore,
lo stampatore esegue più copie dall'originale insieme ed in collaborazione con l'autore, utilizzando esclusivamente procedure manuali attraverso tecniche antiche quali l'acquaforte, la litografia, la xilografia, la serigrafia e l'acquatinta.

La mostra intende rendere noto e valorizzare il percorso artistico di un professionista che ha sempre preferito rimanere dietro le quinte pur svolgendo un ruolo fondamentale nella creazione delle opere che hanno preso vita grazie al suo talento e al suo torchio. Nelle sale del Castello di Masnago saranno esposte stampe di autori del calibro di Adami, Alviani, Baj, Bodini, Bonalumi, Cassinari, Del Pezzo, Dova, Hsiao Chin e Guttuso, per il quale ha realizzato l'ultima opera (una acquaforte/acquatinta) firmata poco prima della scomparsa.

Per i visitatori più curiosi e per le scuole l'esposizione sarà corredata di una sezione didattica, dotata di un torchio e del materiale per la stampa, che consentirà a chi ne farà richiesta di cimentarsi con una tecnica ormai poco conosciuta ma capace di mantenere intatto nel tempo il proprio fascino e la propria delicata raffinatezza.

SARANNO ESPOSTE OPERE ESEGUITE DA ROBERTO GIUDICI PER CONTO DI ARTISTI VARI, TRA CUI:
Valerio Adami, Getulio Alviani, Nag Arnoldi, Enrico Baj, Emilia Banchini, Matteo Basilè, Davide Benati, Lucio Bernardi, Floriano Bodini, Agostino Bonalumi, Tommaso Cascella, Bruno Cassinari, Piero Cicoli, Emilio Corti, Walter Cremonini, Lucio Del Pezzo, Gianni Dova, Franco Fanelli, Sergio Floriani, Vittore Frattini, Norberto Gregorutti, Renato Guttuso, Nagasawa Hidetoshi, Hsiao Chin, Emilio Isgro', Luca Lischetti, Giuseppe Maraniello, Silvana Martignoni, Giorgio Michetti, Luciano Minguzzi, Augusto Murer, Ester Negretti, Gaston Orellana, Bernardo Pasotti, Renzo Piano, Erminio Poretti, Angela Reggiori, Loris Ribolzi, Roberto Sanesi, Medhat Shafik, Luigi Spacal, Mauro Staccioli, Antonio Teruzzi, Ernesto Treccani. 


ROBERTO GIUDICI
Nato a Varese nel 1955, dopo il diploma al liceo artistico “A. Frattini” frequenta l'Istituto Europeo di Design a Milano, nella Scuola per Art Director. 
Qui arricchisce ed approfondisce le tecniche di impostazione grafica che saranno fondamentali nello sviluppo della sua attività. Nel 1977 inizia a lavorare nella “Lithobottega” di Piersantini dove si impratichisce nelle tecniche della litografia e dell'acquaforte.

Nel 1980 Roberto Giudici diventa indipendente, esercita la libera professione di stampatore d'arte prima nello studio di Giubiano e in seguito, dal 1996, a Biumo Superiore.
In oltre trent'anni di attività ha lavorato per conto dei più noti artisti del panorama nazionale e per prestigiose case editrici di libri d'arte come, ad esempio, le Edizioni Colophon di Egidio Fiorin a cui è legato da un rapporto di lungo corso.

“AD ARTE, PER L'ARTE. Roberto Giudici, una vita dedicata alla stampa d'autore”
Mostra organizzata dal Comune di Varese in collaborazione col Settore Arti Visive del Comitato Culturale JRC di Ispra

A cura di Emanuela Rindi

INAUGURAZIONE (ad ingresso libero): VENERDI 20 MARZO, ORE 17.00
Interverrà il Prof. Sandro Parmeggiani
Dal 20 marzo al 10 maggio 2015
Castello di Masnago, Museo d'arte moderna e contemporanea
Via Cola di Rienzo 42, Varese
Orari: da martedì a domenica 9.30 - 12.30 | 14.00 – 18.00
Ingresso: intero € 4, ridotto € 2, scuole € 1

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

LUIGI MARCON E LE SUE INCISIONI : A Molfetta presso il Fashion District

Luigi Marcon è nato ai Piai di Tarzo (TV) 1938. Apprende l’arte d’incidere a Venezia, prima all’Istituto Statale d’Arte, e in seguito presso il Centro Internazionale della Grafica. Dal 1960 partecipa a molte rassegne di grafica nazionali ed internazionali conseguendo vari riconoscimenti; allestisce numerose personali in Italia e all’estero.  Da molti anni si dedica pure all’insegnamento della calcografia mediante corsi teorico-pratici in varie città del Veneto. Opera ed espone in permanenza a Vittorio Veneto, Saletta della Grafica e laboratorio d'incisione in Via Manin, 39. Sono spesso ospiti della galleria noti artisti incisori atti a proporre tecniche ed espressioni diverse. Nella sua principale attività di incisore, oltre che pittore, ha realizzato con le tecniche calcografiche oltre 3000 matrici. Ne esegue personalmente la stampa con torchio a stella, normalmente in venti esemplari e ne biffa la matrice a tiratura ultimata. Fino all'8 maggio 2009 l'artista Luigi Marco

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di