Inaugura sabato 23 maggio, presso gli spazi dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, la mostra personale di Francesco Bruni, dal titolo “Frattalità”. Una serie di opere e installazioni dedicate al mistero della vita e delle sue forme, alla creatività della natura e dell’uomo che la traduce in bellezza, in arte.
Il percorso artistico di Bruni – che trova una sua eco nelle ricerche concettuali dell’Arte Povera (in particolare di Merz, Pistoletto, Kounellis, Penone, Gilardi) – è un viaggio all’interno del reale, delle leggi, dei codici e dei linguaggi che sorreggono la grande architettura dell’esistente.
Nello specifico, la ricerca di Bruni parte dalla morfologia e dal simbolismo dell’Albero, assunto a forma archetipica dell’evoluzione della vita e della conoscenza. La struttura della pianta, le sue linee e ramificazioni, si presenta e si ripete nel micro e nel macro-cosmo, nelle venature delle foglie così come nei reticoli dei tessuti e dei sistemi del nostro corpo, ma anche nelle mappe topografiche e idrografiche del nostro pianeta.
Commenti
Posta un commento