Officina Moscara
Inaugurazione 7 luglio ore 12
Monastero Olivetani, viale San Nicola - Lecce
orari: lunedì/venerdì 10-13 (ultimo ingresso 12.30) e 16-19 (ultimo ingresso 18.30)
Letizia Molfetta per Giancarlo Moscara - Nella lunga attività artistica, Giancarlo Moscara ha capitalizzato un suo personale e autentico linguaggio di forme e di tecniche, in una continua sperimentazione, giungendo a lavori di grande impatto visivo ed emotivo, come suffragato dalla sua fortuna critica.
Personalità poliedrica, è impegnato con competenza e abilità tecnica in ogni aspetto dell’arte. Grafico, designer, illustratore, scultore e pittore di originale creatività, ha dimostrato nel suo iter di passare abilmente dal tratto classico ad una pittura astratta, aprendo alle ricerche digitali.
Negli ultimi due anni Giancarlo Moscara, si è dedicato alla serie dei Personaggi, acrilici su tela, dove forte è il richiamo alla tradizione pittorica del passato, con una pittura tra l’astratto e il figurativo.
Tutto è giocato sul rapporto tra il tempo e il linguaggio. I personaggi, raffigurati il più delle volte di profilo, come nella tradizione classica e rinascimentale, richiamano alla mente ritratti celebri del mondo dell’arte. Personaggi che vanno “oltre il luogo” e superano il “limite del tempo”. L’artista attribuisce loro nomi e pone date di fantasia, a sottolineare l’intento metastorico e atemporale del suo lavoro. In questa serie di tele, gioca con il tempo, che vede come una matassa ingarbugliata, da dove poter pescare per raccontarci del suo mondo, della sua arte, dove nulla è casuale ma tutto è sapientemente studiato e progettato.
Così sulle sue tele, i vari elementi della scena, il fondo, il primo piano, la natura, il volto del personaggio che spunta tra i due piani, esaltato dal tocco di colore forte, vivo ma con il corpo posto su un altro piano ancora, si intrecciano restituendoci angolazioni e tempi di lettura diversi, in un continuo divenire di spazi scenici e pennellate o spatolate fugaci, che nella gestualità astratta, ci restituiscono senso illusorio e di continuo rinnovato. È il caso di citare Flavio Caroli che, in un testo del 1988, aveva già colto nell’arte di Moscara «il coraggio di misurarsi con una oggettualità bloccata e metafisica che ha paternità immense (da Ernst a Melotti) raggiungendo risultati di fresca e palpitante comunicatività».
Giancarlo Moscara è nato nel 1940 a Lecce, città dove avvia la formazione nell’Istituto d’Arte, seguendo i corsi di Pittura (1955-1959), e successivamente tenendo la cattedra in Progettazione e Decorazione Pittorica fino al 1983, anno in cui decide di ritirarsi per dedicarsi completamente all’attività di grafico editoriale, illustratore e artista. La sua produzione non si può certo definire unidirezionale, in quanto, si è dimostrato aperto a qualsiasi forma di sperimentazione, tecnica e linguistica. Un evolversi continuo che lo vede agli esordi interessato ad un tipo di grafica socialmente e politicamente impegnata, “ridiventare” poi pittore negli anni Ottanta e, ancora, artigiano quando nel prosieguo si dedica agli intrecci di carta. Quest’ultimi vengono concepiti sia per essere applicati su tela, sicché diventano la superficie su cui disegnare, sia per la realizzazione di Gilet, finti capi d’abbigliamento posti su grucce e realizzati con estremo rigore di valenza concettuale.
Nella serie dedicata ai Personaggi (2014-2015) – giocata sull’alternanza di piani e tempi della storia – il corto circuito scaturisce nel momento in cui Moscara, coscientemente, sceglie degli archetipi che rimandano alla pittura del passato, di contro ad un fare pittorico moderno.
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