Da giovedì scorso nella sede di Palazzetto Tito, si sta tenendola mostra degli artisti premiati nella 98ma Collettiva Giovani Artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa, che presenta le opere di Miriam Secco e Alberto Sinigaglia e The Cool Couple, dopo un anno di lavoro. La mostra e l'ampia documentazione riportata in catalogo portano dunque a compimento una relazione importante tra l'Istituzione e i suoi artisti, palesando l'attenzione di Bevilacqua La Masa per la loro formazione e della crescita.
L'installazione di Miriam Secco, nella grande stanza d'ingresso, è una versione allargata e più complessa dell'opera Il pensiero selvaggio, premiata lo scorso anno e il cui titolo è tratto da un famoso libro di Claude Lévi-Strauss. Un video mostra riprese di bambini durante un laboratorio, mentre potenti ventilatori agitano tessuti che materializzano disegni informi. Esplorando l'espressività non ancora regolata dalla razionalità, l'artista si fa interprete ed autore di forme scultoree instabili, gonfiate da un vento artificiale che animai desideri e l'immaginario, ancorandoli al reale.
Alberto Sinigaglia presenta, in due sale di Palazzetto Tito, due diversi progetti. Nella prima si dispiega il suo ampio Big Sky Hunting, arricchito da una importante pubblicazione, che offre un ampio ventaglio di materiali visivi differenti sull'immaginario connesso all'osservazione astronomica; foto e dati scientifici si disconnettono, rendendo impossibile pervenire ad un sapere razionale, sacrificato a inferenze, probabilità, verisimiglianze... Una sfida sperimentale alla fotografia e ai suoi strumenti.
Il secondo progetto, dal titolo Microwave City, nasce da un viaggio in Nevada, nella città della commercializzazione delle parole, dei corpi, degli spazi. Anche in questo caso la fotografia mette in gioco la tradizione formalista, visualizzando zone di ambiguità, nel quadro di un'analisi sociale di un mondo ridotto a spot dove anche l'anima è in svendita.
Il duo artistico The Cool Couple espone una rivisitazione dell'installazione A Kind of Display, presentata al Festival di Arles, che riflette con una pluralità di media sull'uso della barba e sui diversi valori culturali ad esso associati, in Oriente e in Occidente. In mostra anche una collezione di video raccolti dalla rete che contestualizzano l'opera, introducendo a molteplici letture di carattere sociale, politico, antropologico della loro ricerca.
Borsisti della 98ma Collettiva Giovani Artisti
PalazzettoTito, Dorsoduro 2826, Venezia
Fino al 24 gennaio 2016
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