Il David di Michelangelo, opera considerata capolavoro della scultura mondiale, simbolo del Rinascimento, di Firenze e dell'Italia all'estero, non raffigurerebbe il celebre re biblico ma lo stesso Buonarroti all'età di 26 anni.
Lo sostiene lo storico dell'arte Mauro Di Vito in un articolo pubblicato sul sito della Treccani, in cui afferma che "Michelangelo vuole autoritrarsi nel David, e farsi riconoscere, firmandolo col proprio corpo e col proprio strumento di lavoro". E quale sarebbe il proprio strumento di lavoro? E' appunto questo il perno principale attorno al quale ruota il ragionamento di Di Vito.
Scrive lo storico dell'arte: "David era giovane, bello, dallo sguardo bello (I Sam. 17,33), rosso di capelli (come Gesù I Sam. 16, 14-23). Michelangelo lo scolpisce giustamente bello, strabico", ma la fionda che il re biblico tine in mano, secondo Di Vito, "non è né una mazzafionda, né una fionda a forcella, e se esaminiamo attentamente la sua conformazione nastriforme, non troviamo alcuna raffigurazione di fionde di questo tipo. Le fionde erano costruite con due cordicelle di crine di cavallo e una tasca centrale, nella quale era disposto il proietto, esso era fatto roteare e lanciato verso il nemico a grande velocità in ragione della forza centrifuga, il lancio avveniva rilasciando dalla mano che li stringeva uno dei capi".
(fonte)
Commenti
Posta un commento