Passa ai contenuti principali

No li Me Tangere di Emma Scolari a Milano Design Week 2016

L’architetto e designer Emma Scolari presenta, in occasione della, l’installazione luminosa Noli Me Tangere, presso lo spazio Ventura XV nel distretto, ricco di contaminazioni, di Ventura Lambrate.

Il lavoro di Emma Scolari, che si definisce un artigiano dell’architettura e del design, parte dal concetto di pezzo unico. La ricerca formale e delle materie prime, fondamentale nelle fasi progettuali, nasce proprio dall’esigenza di personalizzazione che ogni prodotto portacon sé.
No li Me Tangere, prende il nome da una linea di tavoli che sono presentati in anteprima al Fuorisalone 2016 e che diventano i protagonisti dell’installazione.

Una lastra di marmo, delle dimensioni di 180 cm per 80 cm, “spaccata” a metà genera due tavole appoggiate ad una struttura in metallo verniciato che, seguendo la naturale linea di rottura della materia lapidea si sfiorano appena, creando nel centro una crepa che si illumina con un semplice sfioramento delle dita, grazie ad un LED ed un sensore di movimento integrati.


Emma Scolari si laurea presso il politecnico di Milano nel 2002. Con l'apertura dello studio nel 2006 si dedica principalmente ad interventi di progettazione site specific per privati ed enti pubblici, come la riqualificazione di punti vendita per il gruppo Renault, la progettazione di un motel a Fidenza con suites ispirate all’arte di James Turrel, Anish Kapoor, Bill Viola. In fase di ultimazione è anche la piazza principale del comune di Morfasso.
Ha sempre definito il suo studio una ‘bottega di architettura e design’: luogo legato alla materia, all’atto pratico della professione, che ritrova, nello spirito artigiano di fabbricazione di oggetti su misura, il suo principale modo di esprimersi. Dai progetti urbanistici, agli interventi di interior design fino alla riqualificazione energetica degli edifici o alla realizzazione di oggetti di disegno industriale, l’approccio progettuale è sempre lo stesso: proporre soluzioni uniche a specifiche problematiche.

www.emmascolari.it

Commenti

Post popolari in questo blog

LUIGI MARCON E LE SUE INCISIONI : A Molfetta presso il Fashion District

Luigi Marcon è nato ai Piai di Tarzo (TV) 1938. Apprende l’arte d’incidere a Venezia, prima all’Istituto Statale d’Arte, e in seguito presso il Centro Internazionale della Grafica. Dal 1960 partecipa a molte rassegne di grafica nazionali ed internazionali conseguendo vari riconoscimenti; allestisce numerose personali in Italia e all’estero.  Da molti anni si dedica pure all’insegnamento della calcografia mediante corsi teorico-pratici in varie città del Veneto. Opera ed espone in permanenza a Vittorio Veneto, Saletta della Grafica e laboratorio d'incisione in Via Manin, 39. Sono spesso ospiti della galleria noti artisti incisori atti a proporre tecniche ed espressioni diverse. Nella sua principale attività di incisore, oltre che pittore, ha realizzato con le tecniche calcografiche oltre 3000 matrici. Ne esegue personalmente la stampa con torchio a stella, normalmente in venti esemplari e ne biffa la matrice a tiratura ultimata. Fino all'8 maggio 2009 l'artista Luigi Marco

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di