Mercoledì 24 maggio, alle ore 18, la sede didattica di Fondazione Fotografia, in via Giardini 160 a Modena, ospiterà un incontro con i fotografi Guido Guidi, William Guerrieri e Andrea Simi, incentrato sulla relazione tra fotografia e archivi. L’incontro, ad ingresso libero, è organizzato a margine della mostra ‘Tina Mazzini Zuccoli. ReVisioni di un archivio‘, in corso fino al 4 giugno presso la Fondazione.
I tre autori rifletteranno sul duplice ruolo dell’archivio fotografico, inteso, da un lato, come contenitore dell’esperienza personale e, dall’altro, come ambito di una possibile ricerca artistica. Ad accompagnarli nella discussione sarà Silvia Vercelli, curatrice della mostra su Tina Zuccoli.
Nato nel 1941 a Cesena, dove vive e lavora, Guido Guidi è stato tra i primi, in Italia, a fotografare il paesaggio marginale della provincia. Le sue ricerche sull’edilizia spontanea della Romagna orientale, o sulla Strada Romea che collega Cesena a Venezia, o quelle successive sulle aree industriali di Porto Marghera e Ravenna, si concentrano su luoghi liminari, familiari al fotografo, e condividono un carattere aperto e interrogativo. Il lavoro da lui condotto negli anni è un’operazione simile a quella di uno ‘scavo stratigrafico’. Senza imporre idee preconcette, Guidi raccoglie sistematicamente i segni del passato e del presente: le sue fotografie portano alla luce le tracce accumulate dall’uomo, attivando il pensiero – proprio e altrui – nel momento in cui la fotografia si guarda, nell’incessante ricerca di risposte alla perplessità suscitata da una realtà mutevole e sempre più precaria.
Fotografo e curatore, William Guerrieri è stato ideatore insieme a Guido Guidi del progetto Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea. Come fotografo, ha partecipato a diversi progetti pubblici d’indagine, fra i quali Venezia-Marghera, (1998) e Luoghi della cura (2004). Ha esposto alla Biennale d’Arte di Venezia (1997), alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (1997), alla Galleria degli Uffizi di Firenze (2000), al MAXXI di Roma (nel 2003 e nel 2013/14), al Fotomuseum Winterthur (2005), al Mast di Bologna (2016). Sue opere sono ospitate in collezioni private e pubbliche, fra le quali: Bibliothèque nationale de France (Parigi); CCA (Montreal); MAXXI (Roma); Osservatorio Venezia-Marghera (Venezia); Galleria Civica (Modena); Die Photographische Sammlung/SK Stiftung Kultur (Colonia), MAST, Bologna.
Andrea Simi (1973, Siena) vive e lavora a Bologna. I suoi progetti personali sono incentrati sull’indagine fotografica di ispirazione “topografica” e stile documentario. Nell’ambito di questo “genere” fotografico svolge anche attività di curatela, nel 2016 con la collettiva “Il mondo così come appare” (Guido Guidi, Vittore Fossati, Paola De Pietri, Cesare Ballardini, Marcello Galvani), nel 2017 con “Guido Guidi, Le Corbusier _ 5architetture”, entrambe presso la Galleria Unosunove Arte Contemporanea di Roma. Dal 2015 in collaborazione con Silvia Vercelli lavora a “ReVisioni”, un progetto in più capitoli sulla rilettura contemporanea degli archivi attraverso la fotografia e la pratica artistica in genere, di cui fa parte la mostra “Tina Mazzini Zuccoli. ReVisioni di un archivio fotografico” in corso a fondazione Fotografia.
Foto: Guido Guidi, Ravenna, 1972. Courtesy dell’artista.
Fondazione Fotografia Modena
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