La Fondazione Mudima presenta dal 6 giugno al 7 luglio 2017 la più ampia mostra in Italia di David Kim Whittaker degli ultimi quindici anni.
David Kim Whittaker è nato in Cornovaglia, Inghilterra, nel 1964. La maggior parte dei quadri di Whittaker sono costruiti attorno ad un’interpretazione della testa umana e del suo nucleo metafisico. I ritratti di Whittaker sono ambigui e sembrano non specifici, allo scopo di rappresentare l’universale accanto al personale. Le opere spesso si destreggiano tra duplici stati di calma e conflitto interiori ed esteriori – offrendo uno sguardo sulla forza e la fragilità, il conscio e il subconscio, il maschile e il femminile. Sulla piatta superficie del dipinto, le dimensioni interne ed esterne si mescolano, così come il paesaggio e il ritratto. Gli altri ed io si incontrano scambiandosi l’identità e/o dei punti di vista momentanei e definitivi.
Sono essenzialmente ritratti umani del 21mo secolo – e potrebbero essere letti come utopici e/o distopici. Tali stati conflittuali, chiaramente identificabili nelle opere, sono probabilmente rinforzati dalla disforia di genere di Whittaker, un’intensa esperienza in cui il corpo fisico non si accorda con la propria identità profonda e dalla sua personale battaglia con una condizione con la quale lui/lei ha imparato a convivere attraverso lo sforzo di esprimere qualcosa di più grande di sé nella pittura. Qualcosa di più grande dove la piccolezza del sé rimane comunque tutt’altro che insignificante.
“ Questo conflitto” scrive il critico David Rosenberg in un saggio del libro “potrebbe aver portato a un’estrema tensione psicologica o a un conflitto interiore, ma in David Kim vi è sufficiente empatia, accettazione e spazio perché le contraddizioni si esprimano e risolvano. Forse perché:
'Io' è un paesaggio”.
‘Portrait for Human Presence’ è l’esposizione di un nuovo lavoro presso la Fondazione Mudima, che rappresenta la sua prima importante mostra in Italia da oltre 15 anni. Offre una visione d’insieme di una serie di temi chiave che figurano nel pantheon dell’immaginario dell’artista.
'Journeys of Hope and Despair’ illustra un esodo, in cui la speranza è sostenuta e la salvezza ricercata nel viaggio da Damasco. Le monumentali opere del trittico ‘Perpetual Sin’ illustrano l’umanità in conflitto, il nostro primordiale istinto di fare a pezzi e distruggere, dove il potere e l’avidità gettano lunghe ombre, il sacro è sacrificato e il divino perduto. E infine 'The Feminine Oppressed’ che costituiscono una piccola serie di opere che ci invitano a pensare che i bambini e le bambine non sono sempre nati uguali, secondo il luogo in cui hanno origine.
David Kim Whittaker - A Portrait for Human Presence
FONDAZIONE MUDIMA
Milano - dal 6 giugno al 7 luglio 2017
Via Alessandro Tadino 26 (20124)
+39 0229409633 , +39 0229401455 (fax)
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