Passa ai contenuti principali

Pompei@Madre. Materia Archeologica

Il progetto espositivo Pompei@Madre. Materia Archeologica - a cura di Massimo Osanna Andrea Viliani con il coordinamento curatoriale di Luigi Gallo per la sezione moderna - si basa su un rigoroso programma di ricerca risultante dall'inedita collaborazione fra il Parco Archeologico di Pompei, uno dei più importanti siti archeologici al mondo, e il Madre · museo d'arte contemporanea Donnaregina di Napoli .

La mostra, presentata in due capitoli e articolata su gran parte degli spazi espositivi del museo Madre (Pompei@Madre. Materia Archeologica, terzo piano, e Pompei@Madre. Materia Archeologica: Le Collezioni, atrio e primo piano), è concepita come un viaggio nel tempo e nello spazio, come un dialogo fra oltre 400 straordinari, ma poco conosciuti e raramente esposti, materiali archeologici di provenienza pompeiana e le opere di più di 90 fra artisti e intellettuali moderni e contemporanei: da scrittori come Goethe e Stendhal a artisti come Warhol e Rauschenberg, dalle ceramiche della Real Fabbrica di Capodimonte ai progetti di architetti come Le Corbusier, dagli strumenti di lavoro e dalle foto d'epoca che documentano le varie campagne di scavo fino alle sperimentazioni delle ultime generazioni.


Pompei@Madre. Materia Archeologica evoca così un ipotetico museo diffuso in cui percorrere gli oltre trenta secoli di contemporaneitàdella Campania Felix e riconoscerne il pervasivo rapporto fra natura e cultura e fra materiale e intellettuale. In mostra passato, presente e futuro si uniscono per raccontare un'unica storia, quella della perdurante contemporaneità della materia archeologica pompeiana, destinata a essere sempre "riscoperta" da ogni nuova generazione.

Il progetto è realizzato in collaborazione tra il Madre di Napoli e il Parco Archeologico di Pompei.

Per il MADRE le mostre Pompei@Madre. Materia Archeologica e Pompei@Madre. Materia Archeologica: Le Collezioni sono realizzate integralmente con fondi POC (PROGRAMMA OPERATIVO COMPLEMENTARE) 2014-2020 Regione Campania e attuate dalla SCABEC SpA, Società Campana Beni Culturali, che ne cura tutti gli aspetti organizzativi.

Il catalogo è edito da Electa, che supporta come sponsor tecnico l'intero progetto editoriale, con testi di Luigi Gallo, Massimo Osanna e Andrea Viliani, insieme a un visual essay composto dalle immagini e dai dati di tutte le opere, i manufatti e i documenti in mostra.

Madre · museo d'arte contemporanea Donnaregina 
via Settembrini, 79 
80139 Napoli 


INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI 
T. +39.081.197.37.254 
www.madrenapoli.it


ORARIO DI APERTURA 
lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato: ore 10.00 - 19.30 
domenica: ore 10.00 - 20.00 
chiuso il martedì

Post popolari in questo blog

LUIGI MARCON E LE SUE INCISIONI : A Molfetta presso il Fashion District

Luigi Marcon è nato ai Piai di Tarzo (TV) 1938. Apprende l’arte d’incidere a Venezia, prima all’Istituto Statale d’Arte, e in seguito presso il Centro Internazionale della Grafica. Dal 1960 partecipa a molte rassegne di grafica nazionali ed internazionali conseguendo vari riconoscimenti; allestisce numerose personali in Italia e all’estero.  Da molti anni si dedica pure all’insegnamento della calcografia mediante corsi teorico-pratici in varie città del Veneto. Opera ed espone in permanenza a Vittorio Veneto, Saletta della Grafica e laboratorio d'incisione in Via Manin, 39. Sono spesso ospiti della galleria noti artisti incisori atti a proporre tecniche ed espressioni diverse. Nella sua principale attività di incisore, oltre che pittore, ha realizzato con le tecniche calcografiche oltre 3000 matrici. Ne esegue personalmente la stampa con torchio a stella, normalmente in venti esemplari e ne biffa la matrice a tiratura ultimata. Fino all'8 maggio 2009 l'artista Luigi Marco

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di