Passa ai contenuti principali

Parallel per Artbahnhof

Artbahnhof apre le sue porte con la mostra Parallel, un evento che presenterà al pubblico il nuovo spazio espositivo, il suo programma biennale e la collezione permanente: artisti emergenti e storici collezionati dai fondatori in questi anni di resilienza artistica.

Fondata a Londra nel 2016, Artbahnhof, dalla capitale inglese, si sposta a Milano e inaugura una nuova location, polifunzionale ed esclusiva: non è solo una galleria, ma anche agenzia di mediazione per artisti, gallerie, musei e aziende; è polo culturale di incontro e formazione nel campo dell’arte. 

La nuova sede meneghina ospiterà, infatti, corsi di curatela e organizzazione di eventi artistici e culturali; offrirà servizi di consulenza per artisti emergenti e affermati; sarà residenza d’artista; metterà a disposizione professionisti per la creazione di progetti di comunicazione, creazione di archivi artistici fisici e digitali, incontri che permetteranno lo scambio costante nella ricerca artistica. Artbahnhof ospita anche la collezione di testi e riviste rari di Design Library che ha scelto questo spazio come nuovo centro di ricerca e studio per i propri associati. Con il vernissage del 1° Marzo, Artbahnhof inaugura la sede operativa nei pressi del Naviglio Martesana, raccontando la sua storia ma anche il suo futuro: in mostra verranno esposte alcune opere di artisti contemporanei e storici, affiancati dalle creazioni di artisti emergenti per raccontare non solo il luogo ma soprattutto il suo storico.

Risaltano le creazioni di Daniele Oppi, celebre pittore e pubblicitario, fondatore della Comune del Guado di cui fece parte anche il fumettista Max Capa, anche lui in mostra; una serigrafia di Emilio Tadini e un’opera dell’artista berlinese Peter Unsicker; Roberto Plevano, con una delle sue visioni inconsuete del reale. Tra gli artisti emergenti: Massimiliano Precisi, con le sue maschere dai colori violenti e le linee drastiche; Gabriele Saveri, astrattista visionario; Marta Viola, con un viaggio emozionale attraverso gli oggetti della memoria; Lorenzo Fabietti decostruttivista frenetico, Attila Schwanz, dai tratti grevi, incisioni profonde di inchiostro del surreale.

Finalmente in uno spazio rinnovato, Artbahnhof mette in mostra lo spirito che da sempre ne costituisce la limpida identità: un perpetuo moto tra storia e contemporaneità con una particolare attenzione all’emergenza di artisti sconosciuti al mercato. Un confronto sinergico tra la stoica dedizione all’emergente e la coscienza storica, fondamento della ricerca sperimentale. Attraverso l’accostamento di grandi artisti contemporanei e promettenti talenti, il parallelo prende forma tra il passato e il futuro di Artbahnhof, tra ciò che è stato e ciò che sarà: senza annullare la sua storia ma guardando al futuro con rinnovata vigoria.




Via Gerolamo Rovetta 18, 20127 Milano  |  tel. 3669282532 | press@artbahnhof.com  |  www.artbahnhof.com



Post popolari in questo blog

Il Quadro con cerchio di Kandinskij

Si intitola " Quadro con cerchio ", ed è il primo dipinto astratto di Vasilij Vasil'evič Kandinskij , fu realizzato nel 1911 e ritrovato solo nel 1989. Proveniente dal museo nazionale georgiano di Tbilisi, viene per la prima volta esposto in Italia nell'ambito della mostra " Kandinskji, cavaliere errante.In viaggio verso l'astrazione ." , al Mudec di Milano (fino al 9 luglio). Un quadro al quale lo stesso artista attribuiva importanza, come risulta da una sua lettera del 1935: "Quando ho lasciato Mosca, alcuni miei dipinti, in parte di grande formato, sono rimasti in custodia nel museo di Arte Europea Occidentale. Tra essi il mio primissimo quardo astratto del 1911...Purtroppo, non ne possiedo alcuna foto. All'epoca ero scontento del dipinto e pertanto non l'ho neppure numerato e non ho scritto alcuna indicazione sul retro, come faccio sempre, e non l'ho riportato nel mio catalogo personale" . MUDEC

LUIGI MARCON E LE SUE INCISIONI : A Molfetta presso il Fashion District

Luigi Marcon è nato ai Piai di Tarzo (TV) 1938. Apprende l’arte d’incidere a Venezia, prima all’Istituto Statale d’Arte, e in seguito presso il Centro Internazionale della Grafica. Dal 1960 partecipa a molte rassegne di grafica nazionali ed internazionali conseguendo vari riconoscimenti; allestisce numerose personali in Italia e all’estero.  Da molti anni si dedica pure all’insegnamento della calcografia mediante corsi teorico-pratici in varie città del Veneto. Opera ed espone in permanenza a Vittorio Veneto, Saletta della Grafica e laboratorio d'incisione in Via Manin, 39. Sono spesso ospiti della galleria noti artisti incisori atti a proporre tecniche ed espressioni diverse. Nella sua principale attività di incisore, oltre che pittore, ha realizzato con le tecniche calcografiche oltre 3000 matrici. Ne esegue personalmente la stampa con torchio a stella, normalmente in venti esemplari e ne biffa la matrice a tiratura ultimata. Fino all'8 maggio 2009 l'artista Luigi Marco

ISABELLA d'ARAGONA, duchessa di Bari, è MONNA LISA.

Il beffardo sorriso della Monna Lisa, del poliedrico Leonardo da Vinci, colpisce ancora: non è Lisa Gherardini la donna raffigurata nel ritratto più famoso del mondo ma Isabella d'Aragona , duchessa di Bari. A dirla tutta, non è una notizia proprio inedita, nel senso che non è la prima volta che questa tesi ci viene proposto: un anno fa Maike Vogt-Luerssen (che non è certo una sprovveduta) la sostenne, con confronti e documenti minuziosissimi. Ma non ebbe molto successo e Monna Lisa continuò a rimanere lì..... con quel suo sorriso-non-sorriso che tanto fa impazzire studiosi e ammiratori d'ogni tempo e luogo. Questa volta, però, la tesi ci viene riproposta da una studiosa barese, Titty Pignatelli Palladino, che nei giorni scorsi l'ha presentata a New York. La nota prof. Pignatelli Palladino è partita, nel suo studio, dalla visione di un documento inedito -conservato presso la New York Public Library- contenente la stampa del volto di Isabella d'Aragona. Ad una copia di